Oggi è uno dei giorni della memoria, in cui si commemora la shoha, la tragedia di una minoranza etnica che fu una delle principali vittime di quel terrificante esperimento sociale.
Sono passati quasi settant'anni dalla fine di quella orrenda guerra che fra morti, orfani, vedove, mutilati e rovine ha funestato milioni di famiglie all'Est come all'Ovest.
Oggi altre guerre funestano altre popolazioni le quali, per non perire passive sotto i bombardamenti o per mano di regimi dittatoriali, non hanno scampo se non fuggendo lontano dai teatri di guerra, cercando rifugio nella vicina e civile Europa.
Oggi come settant'anni fa, a lucrare sui lutti della povera gente, sono ancora gruppi industriali, politici e finanziari ai quali le guerre servono per espandere il loro potere e, per necessità, quello dei loro funzionari nei teatri di guerra. Per cui, concentrare la nostra attenzione sugli esecutori materiali di questa categoria di crimini non facciamo altro che il gioco dei veri responsabili degli stessi perché dipendiamo dai loro raffinati sistemi di disinformazione.